martedì 20 dicembre 2011

Chocolate chip cookies

Ebbene si, ho nostalgia nell'America e di tutti i cibi grassi di cui mi nutrivo. E una delle cose che più mi mancano (anche se non quanto il Frappuccino double chocolaty chips xD), sono proprio i cookies! Ma non quelli che si trovano al supermercato, bensì quelli fatti in casa, più croccanti e meno burrosi, ma comunque molto American :3

Per l'impasto ho utilizzato:
- 450g di farina
- 260g di zucchero
- 180g di burro (io ho usato la margarina)
- 1 uovo intero
- 2 tuorli
- una barretta di cioccolato fondente da 100g tagliata a scaglie
- 1/2 bustina di lievito
- 1 bustina di vanillina
- un pizzico di sale

Per prima cosa ho ammorbidito il burro amalgamandolo insieme allo zucchero; poi ho aggiunto le uova (una per volta), il pizzico di sale, la farina precedentemente setacciata insieme al lievito e la bustina di vanillina.
Dopo aver impastato bene tutti gli ingredienti, ho formato una palla da riporre in frigo per 45 minuti.
Trascorso il tempo necessario, ho acceso il forno a 170° e aggiunto le scaglie di cioccolato all'impasto. Ho poi creato tante palline dal diametro di circa 3,5 cm che ho schiacciato col fondo di una bicchiere (deve venire un impasto alto poco meno di 1 cm).

Sulla teglia ho riposto la carta da forno bagnata e strizzata e sopra i biscotti che ho tenuto in forno per 20 minuti.

Un consiglio in più per la cottura: per 15 minuti lasciate cuocere senza ventilazione e accendetela solo negli ultimi 5 minuti per farli dorare senza che si brucino.

Scusate le foto bruttine, ma non è facile fotografare mentre si sta dietro a tutto il procedimento xD


lunedì 12 dicembre 2011

Firenze veste luce d'inverno

Firenze ha già indossato il suo vestito invernale, questa luce avvolgente e la sua pioggerellina.
Sono stata agli Uffizi per la prima volta, e tra il mio stato febbrile e la commozione, avrei pianto davanti ogni quadro... un'emozione indescrivibile entrare in una stanza e trovarsi di fronte la Maestà di Giotto, studiata per il terzultimo esame prima della tesi.. Entrare in un'altra, voltarsi e rimanere paralizzata dal dito del San Tommaso che penetra la carne del Cristo in una splendida luce Caraveggesca...
Bello.


Quando la luce sa di cielo

Amo questo posto e la sua luce.


Pisa, di soli sfuggenti e vetrine natalizie

Le vetrine dei negozi mi hanno sempre incuriosito, come i cataloghi per le nuove collezioni, le copertine dei libri, i trailer, gli spot pubblicitari... sono parte integrante della comunicazione, devono sapere attirare il cliente, coinvolgerlo, incuriosirlo, raccontare qualcosa.Quelle natalizie con lucine, neve, animaletti, renne, babbi natali, personaggi invernali, hanno una loro magia...mi sembra di tornare indietro nel tempo ed entrare in uno di quei film natalizi con qualche negozio di giocattoli newyorkese o qualsiasi altro paese del nord..
Mi era mancata Pisa.


Never let me go

Scoprire di aver terminato tutti i portra 400 che avevo e trovare la scatola vuota è stato come scoprire che hai finito i tuoi biscotti preferiti quando hai ancora fame... Mi era rimasta solo una pellicola lomo dell'anno scorso, iso 100, temevo di rimanerne delusa...ma mi son dovuta ricredere :) mi ci sono divertita moltissimo, sperimentando sulle doppie esposizioni, sfruttando gli iso bassi per osare a massima luce e maggiore contrasto.

Le ultime foto le ho scattate al mare lo stesso giorno che abbiamo realizzato il video di due post fa :)La luce invernale su quella spiaggia su cui ultimamente mi ritrovo spesso a camminare, dove riesco a sentirmi a casa, dove la luce non mi tradisce mai ma mi stupisce sempre.


domenica 11 dicembre 2011

Mercatino e Cioccolato

Foto del 13 Novembre, in giro per il mercatino del cioccolato.. di cioccolato ce n'era davvero poco, peccato, però il mercatino era carino e ne è valsa la pena in fondo :)


lunedì 28 novembre 2011

Taste of vertigo in a winter beach

Ci troviamo su questa spiaggia, dove è già inverno per noi, la sabbia è fredda, il sole cala, le figure si scompongono e ricompongono in una soffusa luce, frammentata, onirica. Ci perdiamo dentro vertigini, sogniamo ad occhi chiusi anche da svegli, tracciamo sulla sabbia linee, cerchi, orme che verrano cancellate e ritracciate all'infinito.
Il mare sa ascoltare i nostri silenzi, sa rapire i nostri sguardi, quelli che abbassiamo, che volgiamo altrove per non guardarci.. E poi il sapore, il sapore di vertigine infinita, perchè è quando chiudi gli occhi, è quando sei distratto che ti sorprende...
Ed è quando poi ti volti a guardare che il tempo ha cancellato il sole dall'orizzonte, per un'altra notte.
. per un'altra fotografia..



Questo video è stato realizzato da me e Darcy con una Olympus E-P1 + nikkor 50mm f/1.4 :)

domenica 27 novembre 2011

Come quando piove nei cartoni giapponesi

Sono passate un paio di settimane dalla sera in cui ho fatto questi scatti (inizio novembre), non ho avuto il tempo di postarli prima ma ci tenevo a farlo.
Molto casuali e sperimentali, pioveva quella sera e avevo voglia di fotografare le pozzanghere, l'asfalto bagnato, le luci riflesse. Sembrava di essere in uno di quei cartoni giapponesi, quando piove ed è sera, e tutto intorno il silenzio...solo il rumore di pioggia.



Quelle che ritraggono Dani nel parcheggio mi hanno ricordato sin da subito questo video degli Editors :D


giovedì 17 novembre 2011

La fotogenia delle triglie

Quante volte vi capita di dire "mmh, lo compro per fotografarlo"? Ecco, le foto di questo post ritraggono delle povere triglie finite nel mio carrello per la voglia di fotografarle xD volevo esercitarmi un pò a fotografare una ricetta nel suo procedimento, così un salto nel mio carrello e improvvisazione in cucina.

Un bel ragù di triglie autunnale, devo dire venuto anche buono :D

Ho utilizzato:
-6 triglie fresche
-un cucchiaio di olio extravergine
-vino bianco
-prezzemolo
-pepe nero
-aglio
-cipolla
-sale
-noci
-sugo di pomodoro
-piselli
-olive nere tostate
-un pizzico di patè di peperoncino


domenica 13 novembre 2011

Colors of you

Arrivata all'ultimo Portra del pacchetto, senza rendermene conto. Dovrò farne un'intera scorta presto, per il momento ho montato su una lomo iso-100 che avevo da qualche parte, ma solo per non restare senza.I colori di questa pellicola hanno rimarcato la mia necessità quasi fisiolofica di analogico, perchè col digitale spesso cerco questi risultati ma difficilmente li trovo. E avverto una disinvoltura tra "inquadra/scatta" che mai avevo avvertito prima, neanche prima di provare al digitale riuscivo a intuire così velocemente un risultato durante la fase di scatto. Probabilmente la valanga di scatti in digitale mi ha aiutata molto, non so bene spiegare se sia questo il motivo.
Il modo in cui la fotografia, digitale o analogica che sia, ridisegna i contorni di questo mondo, del mio mondo, mi piace e mi affascina. Mi suggerisce che vale la pena fotografarlo sempre, e viverlo, in ogni sua luce. :)


sabato 12 novembre 2011

Impressioni di Ottobre

Ottobre ha segnato sulla pellicola la sua luce sfuggente, mese di un Autunno timido a mostrarsi sulla nostra pelle, tra i nostri sogni che scivolano via notte dopo notte.
Posso sentirti sussurrare in questa luce morbida, posso riconoscere ogni piccolo drago che intreccia i tuoi capelli, i semi di neve di quei fiori che sbocceranno d'inverno, gli specchi di tutte le tue storie inventante e reinventate, troppe volte.
Ogni tanto mi chiedo quando torni. In fondo ci siamo sempre conosciuti, ho queste immagini tra i ricordi come tutto fosse già accaduto, la stessa luce, la stessa voce le avevo scritte sulla pellicola che non avevo ancora montato su. Ma che adesso è questo film che non vogliamo guardare, se non ad occhi chiusi.

Tutti gli scatti di questo post li ho realizzati con la Nikon F75, la F55 ha deciso capricciosamente di non funzionare più...così a caso. Fortuna che una mia amica aveva la F75 che non usava mai e l'ha venduta a me :)
(Grazie Dani)


mercoledì 9 novembre 2011

Le luci della Milano elettrica

Milano ispira e un pò disorienta.
Qualche settimana fa ho passato due giorni nella grigia città Lombarda, che poi di quel grigio che neanche troppo e non dispiace. Poi ho avuto il piacere di conoscere di persona due fotografe bravissime e dolcissime, Lauretta e Paola, e di passare con loro dei piacevoli momenti fotografici e non :)

Son partita con la convizione di tornare a casa tanto ispirata da Milano, ma quello che mi è rimasto dentro sono stati i momenti trascorsi con le persone che erano con me..
Di scatti ne ho fatti veramente pochi e molto a caso, da raccontare fotograficamente ho veramente poco, meno di quanto mi aspettassi appena ho messo piede sul primo treno.
Ma dentro ho tante cartoline della memoria che resteranno lì sempre.. La nebbia, i gatti, Nina, Mao, la luce in quella magica casa, persone che compongono questo mondo un pò buffo, le strade milanesi, i negozi, la gente per le strade, le voci, il tram, la quotidianità di una città che pulsa senza disturbare...

Anche Milano, anche un pò a caso, regala delle belle fotografie.


E poi, la Rollei

Credevo che il mio primo approccio con una medioformato come la Rolleiflex, sarebbe stato più "traumatico" (traduzione: che avrei fatto un disastro totale tra messa a fuoco ect) e invece mi son dovuta ricredere.E' tutta un'altra storia, un altro occhio, quello della rollei...sembra quasi che la vita intorno si trasformi in un film continuo, un pò invecchiato, ma molto affascinante.Gli scatti di questo post appartengono alla stessa mattinata del post precedente. :)
Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto profondo sia il mio legame con la fotografia: me ne innamoro ogni volta, quasi sempre in modo uguale o diverso, ma senza mai stancarmi.


mercoledì 26 ottobre 2011

La pioggia ci porta via con se

Tutti sapranno del mal tempo di ieri che si è abbattuto sulla zona Liguria e alta Toscana.. Bene, io vivo proprio in alta Toscata, a due passi dal confine con la Liguria. E di acqua ne è caduta davvero, davvero tanta. (Immagino bastino le immagini al TG per rendere l'idea)
Amo tantissimo l'acqua e la pioggia, ma nei suoi limiti. E' una forza, che quando caricata al suo massimo, può trasformarsi in qualcosa di devastante.
Ieri nel pomeriggio, almeno qui in quel di Carrara, tra vento e pioggia sembrava di essere in mezzo al mare in piena tempesta... Io fissa alla finestra, con Lubenice, ad osservare la forza con cui tutta quella pioggia si scagliava su ogni cosa..

Poi stamani sono scesa in spiaggia con un'amica, e abbiamo trovato una distesa di tronchi e rami squarciati e riversati sulla riva.. L'aria calda, quasi condensata e la luce tagliente. Sulla sabbia c'era ancora l'impronta della pioggia, ma il cielo per fortuna si stava già liberando.

Non piove più dall'alba di oggi, ma ieri sembrava davvero stesse crollando il cielo.


sabato 15 ottobre 2011

Il tempo, il mare, e un paio di scarpe nuove.

Il tempo non aspetta mai nessuno. Fingiamo di dormire, di sognare altri cieli, altri mondi, ma siamo sempre lì ad un punto di fine o di partenza.
Quanto tempo ancora continuerai a chiudere gli occhi su quelle note di stupore che ti suggerisce il cielo? Aspettare troppo a lungo porta via la riva, l'alta marea cancella quelle isole disegnate sotto la sabbia. E quando ti volterai a cercarle, potrai solo immaginarle, ricordarle forse, ma non le troverai.

Adesso che quest'ossigeno mi riempe i polmoni, mi sento più leggera, mi alzo a camminare.
Resta pure lì o vai nella direzione opposta.

In fondo sono solo un paio di scarpe, che hai indossato per non restare a piedi nudi.

i used to dream.

lunedì 10 ottobre 2011

Simmetrie.

E' solo il suono di una voce, un profumo, dei passi sulle scale, quella musichetta canticchiata, la smorfia di quel sorriso accennato, le ciglia che nascondono un'occhiata.. Sono solo pensieri intrecciati, paralleli, elastici, un pò annebbiati, ma visibili...Il colore della camicia, i bottoni tra le dita, le lentiggini disegnate, le note di un paio di stelle che svaniscono con l'arrivo dell'alba.. E' solo la buonanotte di un telefono, quando hai già spento la luce, i contorni di quella casa in cima alla collina, i contorni di un’assenza, di una dissonanza.. E' solo una crepa sul muro, una grondaia scrostata sotto le parole sbagliate, dietro i discorsi bisbigliati di un vestito a righe, di qualche timida parola tra le pagine di un quaderno..

Se sai dove trovarmi, allora vienimi a cercare.

venerdì 7 ottobre 2011

Cromaticamente... Viola

Stamattina ho ricevuto una piacevolissima sorpresa, mentre ero tutta buona a far colazione con la mia tazzona di latte e muffin al cioccolato (prima o poi diventerò diabetica, lo so.. ma questa è un'altra storia!)
Qualche settimana fa ho partecipato ad un carinissimo Giveaway di Cromaticamente: la scelta era tra Viola e Primavera, e la settimana scorsa con grande sorpresa sono stata estrattata a sorte dal random.org e ho vinto Viola, la bambolina che avevo scelto :D
E' belliccima *______*

Ed è arrivata velocissima, appena Roberta mi ha avvisata di averla spedita, non vedevo l'ora!

Ma adesso, eccola, vi presento Viola :)


giovedì 15 settembre 2011

Frammenti d'Estate che non svaniranno mai

E' questo il bello della pellicola, ogni istante catturato vivrà per sempe, una sorta di memoria incancellabile. Con il digitale basta premere il pulsante del cestino, e hai rimosso un frammento di realtà che non riavrai più.
Con il nostro cuore non si può certo fare, fortunatamente tutto viene impresso nella pellicola che si riavvolge dentro di noi, che ci portiamo dentro fino alla fine del film, il film della nostra vita, un posto a cui solo noi possiamo accedere.
Per questo giro di pellicola, avevo montato la portra 400VC e tentato qualche doppia esposizione (la F55 ha l'impostazione per farlo automaticamente). Sfortunatamente la Signorina non mi ha dato la possibilità di arrivare fino in fondo al rullino, dopo 17 fotogrammi ha deciso di abbandonarmi (spero che ci ripensi, dandomi la possibilità di aggiustarla, perchè al momento i miei risparmi non li possono spendere per una nuova analogica).Mi sento mancare un pezzetto dentro senza il suo cuoricino di plastica.
E poi in fondo, quel numero 17 ultimamente non me la racconta giusta.


domenica 11 settembre 2011

Rainbow hair

Devo ammettere che in questo periodo sono un pò in fissa con il fotografare la gente che mangia e i loro piatti.. Una delle frasi che mi son sentita dire più spesso nell'ultimo periodo è "Ma tu fotografi sempre? Anche quando mangi?" =D ebbene si, non sono una persona normale ahahahah xD
Le foto di questo post le ho scattare durante una giornata con Simonetta e Alessia, chi conosce il mio flickr sa chi è la bionda e chi la bruna :P
Insomma, pranzo insieme da Carlo (io adooooro le focaccine ripiene yummi) e poi in Padula a fare foto! (con successivo quasi collassamento per il caldo xD ohi ohi)


venerdì 9 settembre 2011

September in the rain

Ok, ho lasciato nuovamente passare molto tempo dall'ultimo post. Cattiva me! Eppure le foto c'erano, era la voglia di scrivere che era andata a nascondersi in una valigia, la voglia di raccontare qualcosa e farsi sentire. E così, dopo giorni che penso a quando pubblicherò le foto di quel pomeriggio di settembre tanto piovoso, eccomi qua.
Quella pioggia si attendeva da tanto, dopo il ritorno del caldo in quest'estate così infinita, ed è arrivata come un sollievo. Non ha portato via con se la malinconia come non ha portato via il caldo, ma neanche le lacrime riescono a farlo, eppure quando vengono giù e ti rigano il viso, dopo ti senti comunque più leggera.



lunedì 22 agosto 2011

Una scatola di fotografie estive

Sono passati tanti giorni dall'ultimo photopost, ma quando mi trovo a casa in periodi "di transito" come questo, il mio fotografare diventa disordinato, scomposto, alternato da momenti in cui non prendo la macchina perchè proprio non mi va e momenti in cui scatto a casaccio, come se non avessi mai scattato, come se la fotografia non mi avesse mai insegnato nulla.. Come ci fossero solo ricordi, pensieri che si perdono nella polvere, quella fitta, persa nella luce che filtra dalla persiana, che sembra sciogliere l'aria in particelle di nulla.

I miei pensieri, le mie sensazioni, sono proprio fotografie ammassate in una scatola. Come mi sento, solo una fotografia potrebbe riassumerlo. La paura di lasciare andare il cuore e le sensazioni che esso prova, è sempre tanta ed è proprio quella a portarci spesso ad avere reazioni sbagliate, atteggiamenti che un'altra persona potrebbe fraintendere. Fossi a Carrara, avrei probabilmente scattatato 30 fotografie per dipingere con la luce ciò che provo, ma qui non ci riesco, qui lascio che tutto affoghi dentro di me.

Perdersi in una canzone. Trovarsi, sfiorarsi e poi svanire, tre parole che mi portano alla mente la visione di quei fiori marini che si ritirano appena li sfiori con i polpastrelli; sfuggono per difendersi, per evitare che tu possa far loro del male. Buffo che magari vorresti solo sentirne la consistenza, vorresti solo entrarci in contatto, non vuoi fargli nessun male, eppure loro, per natura svaniscono. Come nella natura di ogni essere vivente.
Sono arrivata in collina stasera, ed era deserta, come speravo di non trovarla. Siamo così antipatici quando abbiamo paura, anche quando non occorre averne.
Sarebbe stato meglio non averne. E non perdersi in questo silenzio.

Ma adesso apro la scatola e lascio scivolare giù un pò di fotografie di quest'estate che sta per concludersi. Buonanotte

Il bellissimo bimbo di mia cugina
Alcuni scatti in spiaggia al mio amico Emmanuel

Vari scatti di Ferragosto

mercoledì 10 agosto 2011

Quell'estate di pellicola

Altro post di foto analogiche, altre foto rapite dalla golden hour. Anche per queste ho utilizzato la Nikon F55 con una kodak portra 400NC. Purtroppo lo scanner non è il massimo della qualità (bruuutte quelle righine buuu), ma va bene anche così.
Mi piacerebbe essere più vicina ai miei scatti analogici, mi piacerebbe vederli venir fuori dal negativo durante lo sviluppo, ma forse prima devo far pratica con qualcosa... :D
Allora sì che riuscirei a sentirli miei a tutti gli effetti.

Ma adesso abbandono le parole, per lasciare spazio alle immagini...

Buon San Lorenzo a tutti :)


domenica 7 agosto 2011

E poi ogni tanto, qualche scatto a pellicola

C'è malinconia nell'aria in questi giorni. Mi fermo a riguardare dei vecchi scatti analogici e rimango intrappolata nella trama di una kodak portra, fotografie scattate da una macchinetta di plastica che ha minacciato più volte di volermi abbandonare. La Nikon F55.
C'è malinconia in queste pellicole, c'è nostalgia nel cuore.
Mi piace però la sensazione che rimane racchiusa in queste foto, mi riporta indietro nel tempo, mi fa sentire ancora gli odori, il calore, il freddo, la luce, i suoni del momento in cui ho intrappolato lo scatto sulla pellicola.
Un post analogico ci voleva, visto che su flickr non riesco molto a postare i miei scatti analogici, mi sembrano non dire abbastanza agli altri, anche se a me dicono tanto. Forse perchè li sento troppo intimi e personali, sono scatti che vanno un pò oltre i miei soliti scatti, raccontano di una realtà che si stacca dal digitale che oggi giorno ci sommerge ormai.
Alcuni di questi scatti, li ho fatti durante una serata "Zombie" al Tago Mago di Massa, organizzata da alcuni amici che hanno allestito nel giardino un cimitero con tanto di lapidi e macchina del fumo: davvero bello e atmosfera suggestiva! :)

Altri sono scatti fatti in giro per casa, a dei musetti pelosi con nomi artistici. Lubenice è la gattomodella più fotografata :) si presta benissimo ed è tanto curiosa, fa quell'espressione incuriosita...chissà cosa pensa mentre la fotografo, magari mi crede fuori di testa! xD

Giusto due scatti vengono da Boston, fine aprile, pellicola appena montata. Quella sera ho scattato sia con la F55 che con la D60, incuriosita dal risultato e dalle differenze di un unico scatto su supporti diversi.


giovedì 4 agosto 2011

io ballo da sola..

...in questa stanza, in questa stupida atmosfera. Intreccio le lenzuola, si solleva la pelle in un brivido estivo, in un arco senza tempo. Le sere d'estate che non esistono, che scompaiono dalle carte del tempo ma si stampano su fotografie accartocciate, sopra tavoli consunti e imbrattati. E' polvere o pittura.
Non mi ascolto, ho troppo da dire e conosco già tutto quanto. Non mi ascolto, avvicino le mani alle orecchie, chiudo gli occhi. Tu sei quì, eppure non ci sei. Stringo le mani per non sentirti, strizzo gli occhi e li riapro appena, fissando il suolo. Cercandoti, non trovandoti, affogo il mio respiro su quel sapore che mi è rimasto sulle labbra, sul suono dei tuoi passi andati.
E' solo una memoria che non sa andare via, ma si abbandona al silenzio, viaggia insieme alle onde per poi infrangersi sulle montagne.
Siamo altrove, ancora una volta.
Ed io ballo da sola, anche stasera.


martedì 2 agosto 2011

Il sole attraversa il mare

Primo giorno di Agosto, secondo pomeriggio di mare e anche questa volta durante la "Golden hour".
Sono scesa al mare con mia sorella e un amico, il sole non era neanche tanto caldo.. Piacevole relax :)
Adoro la Golden hour, si accende di oro in ogni particella di luce, in ogni colore, in ogni sfumatura di quel giorno che sta sfiorendo, che ci abbandona.

Il sole attraversa le onde del mare che si infrangono a riva, creando tante piccole palline di luce.. Sembrano pietre preziose, l'acqua si colora di una sfumatura così intensa che sembra un nuovo mare, un mare diverso.
Quando il mare si è tinto di quel colore, ho tirato fuori la mia Nikon e cercato di fermare ogni istante. I paesaggi, i tramonti, non sono il mio forte; preferisco soffermarmi sui particolari, sugli istanti che stanno per svanire, sui volti delle persone che ho accanto, come mia sorella, sorridente modella di queste foto :)


Vivere Torino un solo giorno.

Chi mi conosce, sa quanto amo Torino sebbene l'ho poco vissuta.
Torino è magica, con le sue strade, le sue architetture, i portici, i palazzi, il suo cielo creativo.
Qualche settimana fa sono andata a trovarla con due amici, Marco Pedri e Marco Mirko Nani: insieme a loro ho fatto una serie di incontri davvero interessanti. E, ovviamente, il mio "dito a scatto" non è rimasto indifferente.
Temperatura ideale, un luglio non troppo caldo, una giornata splendida... Sveglia all'alba, in corsa verso la stazione, qualche ora sul treno e finalmente arriviamo. Mi sentivo come una scolaretta in gita, con un sorrisone che mi attraversava tutta la faccia.
Facciamo un salto allo IED e poi a pranzo con Max Ferrigno, personaggio a dir poco interessante, un giovane pittore che esporrà a Mondo Bizzarro il prossimo autunno. Max ci porta nel bellissimo negozietto di CrimShop, vale la pena farci un salto, credetemi! :D
Coffe time e ci dirigiamo verso il Lab di LibellulArt, dove rivedo il mio caro vecchio amico, Nando :)
Altro caffè, altre chiacchiere a volontà su questo e su quello, Nando ci presenta le sue colleghe, ci parla di cosa possiamo andare a vedere in giro per la città...Peccato poter stare così poco. Un pieno di racconti, esperienze, piccole cose vissute sulla grafica e sulla comunicazione visiva, tutto in un solo pomeriggio, quando l'aria inizia ad esser calda e il tempo per restare scivola via senza che ce ne rendiamo conto. Amo quasta città, camminare per le sue strade anche senza una ragione, mi fa stare bene. Ma dobbiamo tornare a casa, dritti verso la stazione, Pit stop al McD. di Portanuova e in cammino verso Carrara.


here I am.



L'idea di iniziare un photodiary mi frulla in testa da parecchio tempo. Molto tempo fa avevo un blog in cui scrivevo e pubblicavo i miei disegni, anche recentemente ho provato ad aprirne un altro, poi rimasto a fare la muffa :D ops!
Non mi aspetto nulla da questo blog, mi basta raccontare quello che mi trovo a fotografare in giro, ovunque vada, quando e come ne ho voglia.